Schiavi del tempo libero

by don Aurelio

«C’è un tempo per piangere e un tempo per ridere». Così, nel libro del Qoelet, scritto due o tre secoli prima di Cristo, veniva evidenziato come, nell’arco della vita umana, esistano diversi “tempi”.
I recenti atti di teppismo, violenza (ecc.) hanno evidenziato come protagonisti alcuni giovani che si sono trovati tra le mani il "tempo libero" senza avere la capacità di ben impiegarlo. Queste le dissonanti risposte dei giovani: «Non sapevo cosa fare... È stato per ammazzare la noia». Malvagità, patologia oppure semplicemente irresponsabilità e incoscienza?

La Cultura dell’Irrealtà

Il confine tra la realtà e la finzione non è più ben marcato: la morte non è una finzione e il dolore non è un’illusione. Purtroppo, sia la tv che internet trasmettono questa "cultura dell’irrealtà" ai ragazzi e ai giovani. Nel tempo libero cercano emozioni forti, trasgressioni e sfida con sé stessi. Il tempo libero dei giovani non dovrebbe essere tempo vuoto, tempo di noia e di frustrazione, tempo di fuga e di trasgressione.

La Catena delle Responsabilità

La famiglia troppo spesso delega a terzi il compito fondamentale dell’educazione dei figli, anche durante il tempo libero. La scuola, la chiesa, l’associazionismo e il volontariato devono offrire occasioni di aggregazione, stimoli culturali, opportunità di dialogo e di confronto. Anche l’ente locale non può stare passivamente alla finestra, limitandosi a osservare. Ognuno deve fare la sua parte: genitori, insegnanti, educatori, amministratori, preti. «C’è un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli», così dice il Qoelet. È urgente ormai "raccogliere sassi" per realizzare vite e storie degne di un uomo, non per costruire muri, ma ponti.

Bullismo e Indifferenza

Poco tempo con i figli, niente regole e molti videogiochi violenti: così si rischia di crescere un "bullo". Una statistica spiega che il 70% dei genitori considera il bullismo come un comportamento di trasgressione sociale, quale quello di vestirsi in modo appariscente o riempirsi di piercing. Il 50% dei genitori addebita queste responsabilità del bullismo non alla famiglia, ma alla scuola e alle altre “agenzie educative”. Il fenomeno del bullismo e soprattutto del cyberbullismo sono stati amplificati dall’uso della rete e degli strumenti digitali. Il bullo è solo un pallone gonfiato. Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo.

La Sfida Morale

La stupidità è molto più pericolosa della cattiveria, perché la cattiveria si interrompe di tanto in tanto, la stupidità no. Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore. Il coraggio si misura quando si è in minoranza, la tolleranza quando si è in maggioranza. Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, ma l’indifferenza dei buoni (M.L.K.). Emarginare qualcuno è scegliere di stare in compagnia degli imbecilli. La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.


2025-12-04