by don Aurelio

Nella Bibbia, Dio parla con potenza ed efficacia, mentre l'idolo è muto, perché è opera delle mani dell'uomo: è inutile e superfluo.
Elia vince la sfida sul Carmelo contro i profeti di Baal (1 Re 18-19): Dio risponde con il fuoco. Sull’Horeb, Elia entra nella caverna di Mosè, fugge angosciato da Gesabele. Confida a Dio il suo sconforto e la sua solitudine. Dio non è nel vento fortissimo, neppure nel terremoto e nel fuoco, ma si manifesta "...in una voce di silenzio frantumato...".
Il silenzio di Dio ha la stessa proprietà "maieutica" della parola: un sussurro di una parola non ancora articolata, un seme di verità che attende di germogliare in noi.
Il Salmo 88 ci presenta il lamento di un malato che sente la morte come liberazione dalla sofferenza, dall'isolamento, dall'abbandono da parte di Dio: Dio tace. Nel canto del Servo sofferente di Isaia nel capitolo 53 incontriamo il Servo disprezzato e reietto dagli uomini, e la voce di Dio si intreccia con quella degli uomini. Alla fine, Dio annuncia che il Servo sarà il riferimento di tutta l'umanità, come meditiamo in Filippesi 2 e Marco 8,34: per salvare la vita, bisogna donarla.
"'Dio mio, perché mi hai abbandonato?'". Gesù muore pregando il Salmo 22. Al momento della morte in croce non c'è alcun intervento, ma solo il silenzio, e Gesù continua a invocare il Padre. La croce non è l'ultima pagina del Vangelo: Dio ha risuscitato Gesù. Dobbiamo guardare la storia umana dal punto di vista di Dio.
Dio è troppo grande per essere racchiuso in ragionamenti umani. Oltre un discorso razionale, c'è qualcosa di più: una dimensione relazionale.
"'Gesù si sveglia al mattino presto, quando è ancora buio (Mc. 1,35)'". Simone Weil ci invita a considerare la preghiera come una profonda meditazione. Lei propone:
"Chi è capace non solo di gridare
Ma anche di ascoltare,
intende la risposta.
Questa risposta è il silenzio.
È il silenzio eterno.
Chi è capace non solo di ascoltare,
ma anche di amare,
intende questo silenzio
come la Parola di Dio.
Le creature parlano con dei suoni.
La parola di Dio è silenzio.
La segreta parola d'amore di Dio
non può essere altro che silenzio.
Cristo è il silenzio di Dio."
Il Salmo 131 recita: "Io sono come un bambino svezzato in braccio a sua madre..., tranquillo e sereno...", e a questo punto la preghiera diventa silenzio. Talvolta il tumulto dei nostri pensieri può essere paragonato alla tempesta che colpisce la barca dei discepoli sul lago di Galilea, mentre Gesù stava dormendo (Marco 4). Nel silenzio la parola di Dio può raggiungere gli angoli più intimi e nascosti dei nostri cuori (Ebrei 4,12). Tutte le parole sono logore e l'uomo non può più dirle. "'Il vostro parlare sia Sì, sì. No, no. Il di più viene dal Maligno (Matteo 5,37)'".
Consigliamo di leggere: "Al di là del silenzio" di Gérard Delteil, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose.
Il silenzio è il grembo della parola: due innamorati veri si guardano negli occhi senza nulla dire. "'C'è un tempo per il silenzio e un tempo per parlare' (Qoelet 3,7)". Il silenzio di cui parla San Benedetto, la "taciturnitas", non è solo il silenzio materiale, ma un'attitudine del cuore per ascoltare la Parola e prestare attenzione al fratello. Non un mutismo orgoglioso e aggressivo, ma anche San Francesco ricorda di trovare tempo per fare esperienza di silenzio per comprendere l'essenziale. Un silenzio dove dimora il mistero.
"'Io grido a te, ma tu non mi dai retta'", urla Giobbe contro quel Dio che aveva riverito e dal quale era stato messo alla prova, piagato nel corpo, lasciato solo al mondo. È l'imprecazione dell'uomo, disperata e disarmata dinanzi a quel silenzio incomprensibile.
Papa Benedetto XVI, varcando i confini di Auschwitz, chiedeva conto a Dio del perché avesse taciuto. Al silenzio dell'uomo e di Dio, il Cardinale Robert Sarah ha dedicato il suo libro: "Dio esiste?" edito in Francia da Fayard. Dio è avvolto nel silenzio e si rivela nel silenzio interiore del nostro cuore (S. Kierkegaard).
Occorre cercare Dio nel silenzio (T. Merton). La solitudine è lo stato migliore per trovare il silenzio di Dio: cfr. R. Sarah, "La forza del silenzio", Edizioni Cantagalli.
Il nostro mondo non comprende più Dio perché parla continuamente a una velocità della luce, per... non dire niente. Siamo diventati incapaci di godere del silenzio e quindi di pregare. La preghiera è essenzialmente silenzio.


2025-06-20