
Fame di spiritualità oggi
by don Aurelio
La parola "spiritualità" ha molti significati. La si può trovare in una religione organizzata; per altri consiste nella ricerca di un significato per la vita in connessione con il Trascendente; per altri ancora può essere fonte di un conforto interiore. La spiritualità è ricerca di connessione con Dio, di uno scopo spirituale nella vita, di risposte a domande esistenziali, di crescita interiore e di valori etici. Si manifesta in pratiche spirituali come la preghiera, la meditazione, la contemplazione, la creatività e l'arte, il contatto con la natura, la lettura, la compassione e il perdono.
Interessanti studi sul cervello hanno rivelato che nelle esperienze spirituali sono coinvolte diverse aree e funzioni:
- L’area prefrontale del cervello
- La ghiandola pineale (‘il terzo occhio’)
- La dopamina e altri neurotrasmettitori
- Il lobo parietale inferiore
- Il talamo e lo striato
Il clima asfittico, il respiro corto e superficiale del nostro tempo, si comprendono constatando oggi la perdita della spiritualità. Si cercano, nella spiritualità, parole sapienti, parole che hanno sapore, non narcisistiche, che sappiano parlare alla vita, schivando l’omologazione. La spiritualità non cerca proseliti, non impone conversioni, ma soltanto la fedeltà ai valori, in un contesto di sapiente discernimento.
Il significato etimologico della parola greca ‘parresia’ riguarda colui che parla con franchezza e verità, libero dall’obbligo di persuadere gli altri. Il filosofo e teologo Tomas Halik, nel saggio ‘Pomeriggio del cristianesimo’, scrive che la sfida principale per il cristianesimo di oggi è il cambiamento di rotta dalla religione alla spiritualità. Le forme istituzionali della religione tradizionale sembrano un fiume quasi in secca. L’interesse per la spiritualità, al contrario, sembra una piena in precipitosa crescita che sfonda i vecchi argini e scava nuovi percorsi.
Questa analisi di Halik è in profonda sintonia con la ricerca promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano, pubblicata nel recente testo: ‘Cerco, dunque credo’.
La spiritualità come viaggio interiore
La spiritualità è un viaggio, un cammino, una strada. È ricerca dentro se stessi, in cerca del proprio io più profondo e forse anche più vero. La spiritualità è il segnale di una inquietudine interiore continua, di un’immersione nella natura percepita come fonte di serenità, di un bisogno di sicurezza e di un centro interiore (cfr. ‘il centro di gravità permanente’ di Franco Battiato).
È allora necessario insegnare non soltanto le preghiere, ma soprattutto a pregare (cfr. At 8,26: incontro di Filippo con l’Etiope, funzionario di Candace). Di fronte alla domanda "Ma voi chi dite che io sia?" (cfr. Mt 16,15), è interessante da questo punto di vista rivedere il musical ‘Jesus Christ superstar’. Per approfondire, consiglio di leggere ‘L’uomo che cammina’, dello scrittore francese Christian Bobin. La spiritualità consiste nel saper coltivare uno sguardo contemplativo verso l’esterno e verso l’interno, in un’atmosfera di silenzio. Dobbiamo imparare a non parlare senza pensare e a superare le situazioni quotidiane difficili con calma e sapienza.
Sfide e opportunità per le comunità di fede
Se la religione istituzionalizzata non riesce a dare una risposta soddisfacente alla fame di spiritualità, alcuni cercano nuovi movimenti religiosi e sette, ben distinti dalle comunità ecclesiali, che spesso mostrano atteggiamenti di intolleranza e proselitismo aggressivo. Ci si rifugia nelle sette perché, talvolta, nelle nostre parrocchie non si trova ciò che si cerca: la spiritualità, il calore umano, l’accoglienza fraterna, sia a livello affettivo che intellettuale.
Vi è un bisogno di uscire dall’anonimato, di costruirsi un’identità, di sviluppare personali potenzialità e di appartenere a un gruppo. Oggi si avverte un bisogno profondo di spiritualità e di direzione spirituale che, purtroppo, talvolta nelle parrocchie non si trovano più. Le sette offrono modelli troppo diversi; il nostro atteggiamento, a livello di modello di comunità, dovrebbe invece proporre "risposte diverse", coerenti e credibili.
2025-06-06